Perché proprio la Propoli
... quando si scoprì che la propoli ricopriva le celle dove si sviluppano le uova delle Api si capì la sua importanza come agente di protezione da infezioni. La sua azione risultò duplice: battericida in quanto in grado di uccidere i germi e batteriostatica perché impedisce lo sviluppo di germi patogeni - o nemici - senza uccidere quelli "amici". Le sue proprietà batteriostatiche e battericide sono valide su molti ceppi: stafilococchi, salmonelle, proteus vulgaris, escherichia coli ... Da notare che raramente questi microrganismi acquisiscono resistenza all'azione farmacologica della propoli, quel fenomeno per cui diventano resistenti a certi antibiotici, da cui necessita l'uso di prodotti sempre più "potenti e distruttivi". |
Basterebbe solo questo incipit tratto dal libro "Le proprietà terapeutiche del propoli" di Achille Poglio (Ed. Andromeda) per capire l'importanza di una filiera produttiva ben organizzata che consenta, finalmente, di valorizzare questo regalo che ci fanno le nostre amiche Api.
Ecco perché ci siamo appassionati alla propoli più che al miele.
Ed ecco perché - come spiegato meglio di seguito - anche a causa del nostro socio di maggioranza, il Meteo, con cui da diversi anni non c'è più dialogo e che rende sempre più effimere le produzioni di millefiori e monoflora, nel febbraio 2023 abbiamo deciso di ridisegnare l'attività apistica.
Ecco perché ci siamo appassionati alla propoli più che al miele.
Ed ecco perché - come spiegato meglio di seguito - anche a causa del nostro socio di maggioranza, il Meteo, con cui da diversi anni non c'è più dialogo e che rende sempre più effimere le produzioni di millefiori e monoflora, nel febbraio 2023 abbiamo deciso di ridisegnare l'attività apistica.
"Propo -" : facente parte della parola propoli (dal latino "pro-polis", letteralmente: "davanti la città") con la quale si indica il composto scuro e appiccicoso elaborato dalle Api e utilizzato per proteggere l'ambiente interno ed esterno dell'alveare da infezioni di microrganismi patogeni.
"- Net" : dall'Inglese, "rete" ; "netto" ; "abbreviazione di Internet".
Con il neologismo "PropoNet" vogliamo sintetizzare tutto il nostro lavoro specialistico.
* Produciamo propoli grezza attraverso un metodo particolare, una rete in plastica uso alimentare e un melario modificato da noi e rinominato "propolario", che le Api riempiono con questa resina elaborata.
** Otteniamo un raccolto netto decisamente notevole dai dispositivi applicati agli alveari.
*** E infine pubblichiamo in questo sito web tutte le informazioni su ciò che facciamo in campo e in laboratorio, sui nostri prodotti e sulle nostre ricerche in materia.
Un progetto specialistico per la produzione della propoli
La propoli è presente da sempre nei cataloghi produttivi degli Apicoltori; di solito, però, è considerata un prodotto "minore", da reddito complementare e la sua produzione, quindi, avviene per semplice raschiamento delle strutture dell'arnia e dei melari quale periodica manutenzione delle attrezzature.
Nel nostro Paese – e in realtà ovunque nel mondo le attività apistiche avvengano nell'ambito di agroecosistemi, quindi in convivenza con impatti di tipo antropico e agrochimico – questa metodica di routine costituisce un punto critico in quanto l'operazione determina un inquinamento della resina con frammenti di legno, vernice dell'arnia oltre alla possibilità di includere residui chimici dell'agricoltura, dei trattamenti antiparassitari per la gestione delle patologie apistiche se non addirittura di prodotti veterinari non autorizzati per l'Apicoltura (come ad esempio gli antibiotici).
Non solo un ambiente sano ...
Alla luce delle molte non conformità riscontrate nell'ambito di questa filiera, poco conosciuta e ancor meno praticata, diventa sempre più importante focalizzare l'attenzione sui punti critici della produzione di propoli grezza, proponendo nuove soluzioni per risolverli. Appare chiara quindi la necessità – oggi più che mai – di una linea produttiva che possa garantire alti standard in termini di qualità.
Le conclusioni della nostra analisi si sono concretizzate nel gennaio del 2018 in un disciplinare tecnico-scientifico al fine di raccogliere materia prima utilizzando metodi innovativi, nella splendida cornice naturalistica del Parco Naturale dei Monti Ausoni dove le api dei nostri alveari si relazionano con flore spontanee tipiche del Basso Lazio, in ambienti privi di inquinamenti e impatti antropici.
... ma anche colonie maggiormente vocate e quindi selezionate
Come tutte le altre produzioni apistiche, anche la raccolta della propoli è determinata dalle caratteristiche genetiche dell'insetto ape e il raggiungimento di elevati standard è inevitabilmente legato al miglioramento zootecnico delle colonie, che si traduce in definitiva nella selezione e nell'allevamento di Api Regine, gli unici individui fertili nella comunità dell'alveare e che conferiscono all'intera colonia la maggior attitudine per questo prodotto.
Il cuore pulsante dell'Azienda, l'Unità Operativa di Genetica apistica, ha quindi sviluppato metodi per la valutazione, la selezione e la propagazione di ceppi di ape italiana, Apis mellifera ligustica, particolarmente adatti a questa filiera.
La propoli grezza appena raccolta viene avviata alla conservazione a -20°C e destinata alla filiera specializzata, successivamente lavorata dai nostri Clienti, Aziende erboristiche e Laboratori galenici, per la realizzazione di integratori alimentari e prodotti per la dermocosmesi.
"- Net" : dall'Inglese, "rete" ; "netto" ; "abbreviazione di Internet".
Con il neologismo "PropoNet" vogliamo sintetizzare tutto il nostro lavoro specialistico.
* Produciamo propoli grezza attraverso un metodo particolare, una rete in plastica uso alimentare e un melario modificato da noi e rinominato "propolario", che le Api riempiono con questa resina elaborata.
** Otteniamo un raccolto netto decisamente notevole dai dispositivi applicati agli alveari.
*** E infine pubblichiamo in questo sito web tutte le informazioni su ciò che facciamo in campo e in laboratorio, sui nostri prodotti e sulle nostre ricerche in materia.
Un progetto specialistico per la produzione della propoli
La propoli è presente da sempre nei cataloghi produttivi degli Apicoltori; di solito, però, è considerata un prodotto "minore", da reddito complementare e la sua produzione, quindi, avviene per semplice raschiamento delle strutture dell'arnia e dei melari quale periodica manutenzione delle attrezzature.
Nel nostro Paese – e in realtà ovunque nel mondo le attività apistiche avvengano nell'ambito di agroecosistemi, quindi in convivenza con impatti di tipo antropico e agrochimico – questa metodica di routine costituisce un punto critico in quanto l'operazione determina un inquinamento della resina con frammenti di legno, vernice dell'arnia oltre alla possibilità di includere residui chimici dell'agricoltura, dei trattamenti antiparassitari per la gestione delle patologie apistiche se non addirittura di prodotti veterinari non autorizzati per l'Apicoltura (come ad esempio gli antibiotici).
Non solo un ambiente sano ...
Alla luce delle molte non conformità riscontrate nell'ambito di questa filiera, poco conosciuta e ancor meno praticata, diventa sempre più importante focalizzare l'attenzione sui punti critici della produzione di propoli grezza, proponendo nuove soluzioni per risolverli. Appare chiara quindi la necessità – oggi più che mai – di una linea produttiva che possa garantire alti standard in termini di qualità.
Le conclusioni della nostra analisi si sono concretizzate nel gennaio del 2018 in un disciplinare tecnico-scientifico al fine di raccogliere materia prima utilizzando metodi innovativi, nella splendida cornice naturalistica del Parco Naturale dei Monti Ausoni dove le api dei nostri alveari si relazionano con flore spontanee tipiche del Basso Lazio, in ambienti privi di inquinamenti e impatti antropici.
... ma anche colonie maggiormente vocate e quindi selezionate
Come tutte le altre produzioni apistiche, anche la raccolta della propoli è determinata dalle caratteristiche genetiche dell'insetto ape e il raggiungimento di elevati standard è inevitabilmente legato al miglioramento zootecnico delle colonie, che si traduce in definitiva nella selezione e nell'allevamento di Api Regine, gli unici individui fertili nella comunità dell'alveare e che conferiscono all'intera colonia la maggior attitudine per questo prodotto.
Il cuore pulsante dell'Azienda, l'Unità Operativa di Genetica apistica, ha quindi sviluppato metodi per la valutazione, la selezione e la propagazione di ceppi di ape italiana, Apis mellifera ligustica, particolarmente adatti a questa filiera.
La propoli grezza appena raccolta viene avviata alla conservazione a -20°C e destinata alla filiera specializzata, successivamente lavorata dai nostri Clienti, Aziende erboristiche e Laboratori galenici, per la realizzazione di integratori alimentari e prodotti per la dermocosmesi.
"PropoNet" è anche il settore ricerca del Gruppo di Lavoro "A.P.I. - Apicoltori Propolisti Italiani" che coordina una rete di Colleghi Apicoltori con un disciplinare in comune e un particolare riguardo alle analisi di qualità per assicurare i più alti standard di prodotto.
In questo modo l'Azienda "BeeOLab" è capofila commerciale e Front Office per la fornitura in quantità importanti di propoli grezza certificata a Laboratori erboristici, galenici e cosmetici.
In questo modo l'Azienda "BeeOLab" è capofila commerciale e Front Office per la fornitura in quantità importanti di propoli grezza certificata a Laboratori erboristici, galenici e cosmetici.
Le nostre produzioni
"OroChiaro", la Propoli grezza classica.
Raccolta nell'areale della Piana Monticellana in Basso Lazio, all'interno del Parco Naturale Regionale "Monti Ausoni e Lago di Fondi".
Dopo lo svernamento e la gestione delle sciamature, stimoliamo le Api a depositare la propoli in appositi accessori (la classica "rete greca" di raccolta e il "propolario" di nostra realizzazione), nel periodo primaverile ed estivo. Realizziamo un unico lotto che viene successivamente avviato alle certificazioni di qualità (assenza di residui agricoli, assenza di sostanze non desiderate quali antibiotici e metalli pesanti, assenza di pollini OGM) e alla titolazione dei metaboliti secondari vegetali di interesse erboristico e cosmetico.
Tutto il processo produttivo e di raccolta è in certificazione biologica Bioagricert.
Raccolta nell'areale della Piana Monticellana in Basso Lazio, all'interno del Parco Naturale Regionale "Monti Ausoni e Lago di Fondi".
Dopo lo svernamento e la gestione delle sciamature, stimoliamo le Api a depositare la propoli in appositi accessori (la classica "rete greca" di raccolta e il "propolario" di nostra realizzazione), nel periodo primaverile ed estivo. Realizziamo un unico lotto che viene successivamente avviato alle certificazioni di qualità (assenza di residui agricoli, assenza di sostanze non desiderate quali antibiotici e metalli pesanti, assenza di pollini OGM) e alla titolazione dei metaboliti secondari vegetali di interesse erboristico e cosmetico.
Tutto il processo produttivo e di raccolta è in certificazione biologica Bioagricert.
"OroScuro", una Propoli particolarmente ricca in tannini e polifenoli.
In una seconda postazione dedicata, a pochissimi chilometri dall'apiario principale, raccogliamo propoli nella Sughereta di San Vito a Monte San Biagio, dove sulle querce e sulle roverelle compaiono ad anni alterni delle piccole escrescenze chiamate "galle": sono tumori vegetali non particolarmente dannosi per la pianta, causati da un insetto che depone le uova sulle foglie.
Le nostre Api bottinano avidamente questa materia prima appiccicosa e caramellata, molto insolita, restituendo una propoli diversa, di colore scuro e intenso.
Da test analitici effettuati per noi in Laboratori specializzati è emerso un profilo particolarmente arricchito in tannini e polifenoli. Per questo motivo la raccogliamo separatamente e con le analisi di qualità e le nostre certificazioni, la proponiamo ai nostri Clienti per lavorazioni particolari dove sono richieste proprietà nutraceutiche maggiormente esaltate.
In una seconda postazione dedicata, a pochissimi chilometri dall'apiario principale, raccogliamo propoli nella Sughereta di San Vito a Monte San Biagio, dove sulle querce e sulle roverelle compaiono ad anni alterni delle piccole escrescenze chiamate "galle": sono tumori vegetali non particolarmente dannosi per la pianta, causati da un insetto che depone le uova sulle foglie.
Le nostre Api bottinano avidamente questa materia prima appiccicosa e caramellata, molto insolita, restituendo una propoli diversa, di colore scuro e intenso.
Da test analitici effettuati per noi in Laboratori specializzati è emerso un profilo particolarmente arricchito in tannini e polifenoli. Per questo motivo la raccogliamo separatamente e con le analisi di qualità e le nostre certificazioni, la proponiamo ai nostri Clienti per lavorazioni particolari dove sono richieste proprietà nutraceutiche maggiormente esaltate.
Inoltre, nel nostro Laboratorio "PropoNet Lab" sotto la direzione scientifica della Dott.ssa Donatella Barbato, specialista in Biologia cellulare e Biotecnologie, studiamo areali e paesaggi nel Basso Lazio per identificare i migliori cataloghi botanici di piante vocate alla produzione delle resine grezze, caratterizzandone il contenuto particolarmente ricco in metaboliti vegetali di interesse nutraceutico e cosmetico: con il nostro lavoro contribuiamo alla continua innovazione di materiali e metodi per il quality control della materia prima e pubblichiamo i risultati ottenuti sotto forma di letteratura scientifica "peer reviewed" ovvero revisionata e approvata dalla Comunità scientifica internazionale.