Narrano le cronache araldiche del titolo di Conte conferito nel 1211 al capostipite della Famiglia Mengassini per l'eccellenza nelle Lettere e per i valenti Giureconsulti ... ma personalmente mi sono sempre sentito attratto da tutto ciò che è Natura e Agricoltura.
Infatti, giunto ai tempi dell'Università, mi sono iscritto alla Facoltà di Scienze perché convinto che il mio mondo fosse tutto lì, tra quelle mura. Volevo diventare un Biologo bravo e competente; appassionato della materia, sognavo di imparare la professione di Entomologo per potermi occupare, un domani, delle affascinanti collezioni in un museo di Zoologia o speravo, novello Darwin, di poter girare il mondo per classificare esemplari di nuove specie.
E invece quasi non mi sembra possibile che il mio datore di lavoro sia diventato un unico piccolo insetto che vive su questo pianeta da milioni di anni, nell'operosità silenziosa da fare invidia al più disciplinato e devoto dei Monaci. E che mi “costringe” a trascorrere le giornate per campi e valli…
Apis mellifera ligustica, l’Ape italiana da miele, la migliore al mondo per produttività, docilità e resistenza alle malattie, scandisce il corso delle mie stagioni con le sue (poche) necessità. O meglio: l’alternarsi dei miei inverni e primavere è teso ad assecondare i ritmi biologici delle mie piccole operaie, delle loro regine e dei fuchi durante il periodo della riproduzione. Per il resto, fanno tutto loro.
Ho la fortuna di poter vivere in campo e raccontare – da relatore – questa meraviglia nell'ambito di convegni, congressi internazionali e corsi di formazione per futuri Apicoltori. In tutti gli interventi ho sempre cercato di trasmettere la mia passione per questo mestiere antico e modernissimo. Durante le mie chiacchierate, Arte e Scienza Apistica si sono sempre fuse in un tutt'uno, descrivendo il più semplicemente possibile la complessa e organizzatissima società dell’alveare.
Quel che faccio in Azienda e in aula è ora raccolto nelle pagine web in cui stai navigando. Spero possano aiutare a farti un’idea di cosa voglia dire dedicarsi alla conservazione di una macchina biologica perfetta, che nel corso delle ere geologiche è sopravvissuta alle glaciazioni e almeno ad un’estinzione di massa. Ancora oggi è l’architrave fondante di tutti gli ecosistemi naturali, per la sua capacità unica e inimitabile di assicurare l’impollinazione delle piante, ovvero di mantenere in vita il livello fondamentale che è alla base di ogni catena alimentare.
Con il trascorrere del tempo, però, qualcosa è cambiato: inquinamento, erosione dei paesaggi, disturbo ecologico, importazione sconsiderata di nuovi parassiti, climate changing ... hanno incrinato il millenario rapporto di fiducia tra l’Uomo e questo meraviglioso insetto.
Attualmente è sempre più difficile mantenere elevati standard quantitativi dei prodotti apistici nel rispetto della qualità; l’Apicoltura, quindi, necessita di persone appassionate e tecnicamente preparate che sappiano affrontare le sfide (e le “sfighe”) apistiche del Terzo Millennio mettendo a punto metodiche sostenibili per le Api e l’ambiente.
Ecco che l’approccio biologico perde la connotazione di moda del momento o di settore di nicchia e diventa ciò che la parola stessa suggerisce: conoscenza approfondita della biologia ovvero del modo di essere e di vivere delle Api, quale strumento importante di lavoro in apiario.
Si dice che senza le Api probabilmente potremmo sopravvivere non più di quattro anni: non so se siano proprio quattro, di certo senza questo insettino giallo e nero non ci sarebbe frutta e verdura, non ci sarebbe il foraggio per il bestiame, non ci sarebbero prati fioriti e anche gli alberi avrebbero seri problemi esistenziali.
Insomma, questo sito vuole essere al tempo stesso una dichiarazione d’affetto e un ringraziamento per tutto quello che l’Ape fa quotidianamente: rendere vivo, bellissimo e meraviglioso il mondo di cui siamo temporaneamente e spesso indegnamente custodi.
Infatti, giunto ai tempi dell'Università, mi sono iscritto alla Facoltà di Scienze perché convinto che il mio mondo fosse tutto lì, tra quelle mura. Volevo diventare un Biologo bravo e competente; appassionato della materia, sognavo di imparare la professione di Entomologo per potermi occupare, un domani, delle affascinanti collezioni in un museo di Zoologia o speravo, novello Darwin, di poter girare il mondo per classificare esemplari di nuove specie.
E invece quasi non mi sembra possibile che il mio datore di lavoro sia diventato un unico piccolo insetto che vive su questo pianeta da milioni di anni, nell'operosità silenziosa da fare invidia al più disciplinato e devoto dei Monaci. E che mi “costringe” a trascorrere le giornate per campi e valli…
Apis mellifera ligustica, l’Ape italiana da miele, la migliore al mondo per produttività, docilità e resistenza alle malattie, scandisce il corso delle mie stagioni con le sue (poche) necessità. O meglio: l’alternarsi dei miei inverni e primavere è teso ad assecondare i ritmi biologici delle mie piccole operaie, delle loro regine e dei fuchi durante il periodo della riproduzione. Per il resto, fanno tutto loro.
Ho la fortuna di poter vivere in campo e raccontare – da relatore – questa meraviglia nell'ambito di convegni, congressi internazionali e corsi di formazione per futuri Apicoltori. In tutti gli interventi ho sempre cercato di trasmettere la mia passione per questo mestiere antico e modernissimo. Durante le mie chiacchierate, Arte e Scienza Apistica si sono sempre fuse in un tutt'uno, descrivendo il più semplicemente possibile la complessa e organizzatissima società dell’alveare.
Quel che faccio in Azienda e in aula è ora raccolto nelle pagine web in cui stai navigando. Spero possano aiutare a farti un’idea di cosa voglia dire dedicarsi alla conservazione di una macchina biologica perfetta, che nel corso delle ere geologiche è sopravvissuta alle glaciazioni e almeno ad un’estinzione di massa. Ancora oggi è l’architrave fondante di tutti gli ecosistemi naturali, per la sua capacità unica e inimitabile di assicurare l’impollinazione delle piante, ovvero di mantenere in vita il livello fondamentale che è alla base di ogni catena alimentare.
Con il trascorrere del tempo, però, qualcosa è cambiato: inquinamento, erosione dei paesaggi, disturbo ecologico, importazione sconsiderata di nuovi parassiti, climate changing ... hanno incrinato il millenario rapporto di fiducia tra l’Uomo e questo meraviglioso insetto.
Attualmente è sempre più difficile mantenere elevati standard quantitativi dei prodotti apistici nel rispetto della qualità; l’Apicoltura, quindi, necessita di persone appassionate e tecnicamente preparate che sappiano affrontare le sfide (e le “sfighe”) apistiche del Terzo Millennio mettendo a punto metodiche sostenibili per le Api e l’ambiente.
Ecco che l’approccio biologico perde la connotazione di moda del momento o di settore di nicchia e diventa ciò che la parola stessa suggerisce: conoscenza approfondita della biologia ovvero del modo di essere e di vivere delle Api, quale strumento importante di lavoro in apiario.
Si dice che senza le Api probabilmente potremmo sopravvivere non più di quattro anni: non so se siano proprio quattro, di certo senza questo insettino giallo e nero non ci sarebbe frutta e verdura, non ci sarebbe il foraggio per il bestiame, non ci sarebbero prati fioriti e anche gli alberi avrebbero seri problemi esistenziali.
Insomma, questo sito vuole essere al tempo stesso una dichiarazione d’affetto e un ringraziamento per tutto quello che l’Ape fa quotidianamente: rendere vivo, bellissimo e meraviglioso il mondo di cui siamo temporaneamente e spesso indegnamente custodi.
Da giugno 2019 siamo diventati un'Azienda a conduzione familiare.
Anche mia Moglie, la Dott.ssa Donatella Barbato, è entrata a far parte dello staff in qualità di Direttore Scientifico dell'Unità Operativa di Entomobiotecnologie, per la ricerca e lo sviluppo della Genetica Apistica d'Impresa.
Laureata in Scienze Biologiche, specializzata in Biologia e Tecnologie cellulari con il massimo dei voti cum laude presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", è abilitata all'esercizio della Professione di Biologo.
E' specialista palinologa formatasi all'Associazione Italiana di Aerobiologia presso l'Orto Botanico dell'Università di Roma "La Sapienza".
Ha studiato Apicoltura biologica presso la Scuola apistica "C.D. Michener" del Museo Naturalistico di Lubriano (VT) e ha frequentato con profitto il corso di Allevamento delle Api Regine presso l'Azienda apistica "Spiccalunto" a Morlupo (RM).
In Azienda si occupa dell'aggiornamento dei nostri metodi tramite lo studio della letteratura scientifica nazionale e internazionale riguardante la Genetica applicata all'Apicoltura, si occupa della validazione science-based di tutti i protocolli di allevamento e dirige il laboratorio "PropoNet Lab" per il controllo di qualità della nostra propoli.
Un grazie di cuore a nostra zia Angela D'Agostino per la splendida foto dell'ape sul girasole, scattata sulle dolci colline del Mugello...
Anche mia Moglie, la Dott.ssa Donatella Barbato, è entrata a far parte dello staff in qualità di Direttore Scientifico dell'Unità Operativa di Entomobiotecnologie, per la ricerca e lo sviluppo della Genetica Apistica d'Impresa.
Laureata in Scienze Biologiche, specializzata in Biologia e Tecnologie cellulari con il massimo dei voti cum laude presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", è abilitata all'esercizio della Professione di Biologo.
E' specialista palinologa formatasi all'Associazione Italiana di Aerobiologia presso l'Orto Botanico dell'Università di Roma "La Sapienza".
Ha studiato Apicoltura biologica presso la Scuola apistica "C.D. Michener" del Museo Naturalistico di Lubriano (VT) e ha frequentato con profitto il corso di Allevamento delle Api Regine presso l'Azienda apistica "Spiccalunto" a Morlupo (RM).
In Azienda si occupa dell'aggiornamento dei nostri metodi tramite lo studio della letteratura scientifica nazionale e internazionale riguardante la Genetica applicata all'Apicoltura, si occupa della validazione science-based di tutti i protocolli di allevamento e dirige il laboratorio "PropoNet Lab" per il controllo di qualità della nostra propoli.
Un grazie di cuore a nostra zia Angela D'Agostino per la splendida foto dell'ape sul girasole, scattata sulle dolci colline del Mugello...